Premio Speciale

Ronald E. McNair

Ronald E. McNair

il primo sassofonista nello spazio

La Memoria

Il Premio Speciale, con la nuova categoria Spaziale per il Sassofono è dedicato alla memoria del Dr. Ronald E. McNair (1950–1986), fisico statunitense, astronauta della NASA e appassionato sassofonista, la cui vita unì scienza e arte in un percorso straordinario. McNair conseguì il dottorato in fisica al MIT, specializzandosi in fisica dei laser, e volò a bordo dello Space Shuttle Challenger come mission specialist.



Il Primato

Durante la missione STS-41B del 1984, McNair divenne il primo astronauta a suonare uno strumento musicale nello spazio, dedicando brevi momenti di calma in microgravità al suo sassofono a bordo del Challenger. Sassofonista tenore sulla Terra, McNair portò in orbita un sassofono soprano, uno strumento più piccolo scelto perché era l’unico che potesse adattarsi allo spazio di stivaggio molto limitato dello shuttle. Tentò persino di realizzare una registrazione in orbita, ma la trasmissione non riuscì e il nastro andò perduto.

La Missione

Per la sua seconda missione, STS-51L, McNair collaborò con il compositore francese Jean-Michel Jarre a un brano per l’album Rendez-Vous.


L’idea era che McNair registrasse un assolo di sassofono dallo spazio per il movimento finale, poi noto come “Last Rendez-Vous (Ron’s Piece)”.

La Tragedia

Il disastro dello Space Shuttle Challenger avvenne la mattina del 28 gennaio 1986 alle ore 11:39 EST (ore 16:39 CET), quando lo Space Shuttle Challenger fu distrutto dopo 73 secondi di volo, causando la morte di tutte le 7 persone a bordo (6 astronauti e un'insegnante).


La causa dell'incidente fu un guasto a una guarnizione, un O-ring, nel segmento inferiore del razzo a propellente solido (Solid-fuel Rocket Booster, SRB) destro. La rottura della guarnizione provocò una fuoriuscita di fiamme dall'SRB che causò un cedimento strutturale del serbatoio esterno (External Tank, ET) contenente idrogeno e ossigeno liquidi. Alcune parti dell'orbiter come lo scomparto dell'equipaggio e molti altri frammenti furono recuperati dal fondo dell'oceano 36 anni dopo il disastro.


La tragedia del Challenger del 28 gennaio 1986 portò alla morte Ronald e impedì la registrazione del brano.

Jarre dedicò il brano alla memoria di McNair rinmninandolo in "Ron’s Piece".

Il premio per la memoria

Avvicinandoci al quarantesimo anniversario della sua scomparsa, questo premio celebra il suo amore per la musica, per il sassofono e per lo spirito di scoperta. È offerto da una fondatrice americana, Ann Pizzorusso, il cui compagno, Giuseppe De Matola, napoletano di nascita, studiò fisica ed è stato uno dei più distintivi sassofonisti rock’n’roll d’Italia. Nel gennaio 2024, una parte simbolica delle sue ceneri è stata inviata nello spazio profondo a bordo dell’Enterprise Flight, una missione commemorativa. In un senso poetico, entrambi ora condividono un luogo nello spazio: uno come astronauta e sassofonista pionieristico, l’altro come musicista il cui ultimo viaggio lo ha condotto oltre la Terra.


Il Premio Giuseppe De Matola per il Sassofono in onore dell’Astronauta Dr. Ronald McNair viene assegnato a sassofonisti che incarnano questo stesso spirito di esplorazione, unendo discipline e ricordandoci che scienza e arte sono due voci dello stesso duetto cosmico.

Istruzioni Premio

Il premio è organizzato in modo indipendente e non è affiliato né sostenuto dal nucleo familiare del Dr. Ronald E. McNair, né da enti o fondazioni a lui collegate. L’iniziativa intende rendere omaggio, con rispetto e integrità, alla sua eredità umana, scientifica e artistica.